E' possibile?

E' possibile imparare una cosa così complessa come il disegno in 20 minuti?
Se ti stai domandando se ciò che hai letto in copertina è vero, devo darti due notizie. Come sempre una buona e una cattiva.

Prima la cattiva
Non è vero ciò che dice la copertina, perché questo libro non insegna a disegnare in 20 minuti, solo che una delle 10 regole d’oro della pubblicità dice “se una verità è talmente esagerata da sembrare incredibile non si può dire in pubblicità”.

La buona
Il tempo che hanno impiegato tutti i miei allievi non ha mai superato i 3 o 4 minuti.
In realtà questo libro contiene degli esercizi che sono impostati in modo tale da neutralizzare completamente i meccanismi di difesa del tuo cervello intellettivo (per intenderci quello che in questo momento ti sta dicendo “stai solo perdendo il tempo” o “tanto io non sono capace” o “con me non funzionerà”).
Fino  ad oggi, non sono mai riuscito a trovare una persona che non riuscisse ad imparare il segreto del disegno in 5 minuti.
Tutti quelli che hanno provato sono riusciti in meno tempo.

La stupidità come potenza creativa
Cosa significa?
Hai presente quando incontri qualcuno che in passato hai già visto e non ti ricordi chi è o dove l’hai incontrato ma nello stesso tempo sei convinto di conoscerlo?
Il cervello comincia a ripercorrere o, per meglio dire, a sorvolare i diversi momenti della tua vita fino a che tu riesci a trovare la situazione in cui hai incontrato quella persona e, quando la trovi, ti senti bravo perché in qualche modo “ci sei riuscito”.

Ti senti bravo se riesci a trovare il momento prima dell’altra persona, ma non ti chiedi come abbia fatto il tuo cervello a capire e ad essere certo che quella faccia tu l’avevi già incontrata prima.

Come fa il cervello?
Usa due sistemi

Il primo: un settore del cervello che si occupa di analizzare le proporzioni dinamiche. Che capisce cioè la vera dimensione di una casa anche se la guardiamo mentre ci avviciniamo con una macchina e ci dice “una casa bianca a 200 metri, una casa bianca a 50 metri e la stessa casa bianca a 10 metri”.
Nello stesso modo analizza le diverse proporzioni che caratterizzano ogni essere umano (differenze tra naso, occhi, guance, ecc) differenze talmente sottili e complesse che sono impossibili da descrivere con parole.
Il secondo: associa quella montagna d’informazioni a un’emozione (è questa la prima cosa che ci dà la certezza di conoscere la persona che abbiamo davanti).

15 commenti:

  1. Quello che ho visto io facendo gli esercizi è che anche senza tutta queste teoria, l'arte di disegnare è solo una, guardi qualcosa e poi la disegni. La particolarità dello sguardo fa si che sia particolare il disegno. La diversità tra la realtà ed il modo di disegnarla sono la personalità del disegnatore.

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    1. Si tratta di un bellissimo modo di spiegare la meccanica del disegno.
      Siamo completamente d'accordo. Posso aggiungere che il disegno è una via per tranquillizzare il cervello quando lo stresso lo accelerano a dismisura.

      Gustavo

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  2. Dopo che ho letto questo libro capisco molto meglio ciò che devo fare utilizzando la parte destra del cervello e ciò che devo fare utilizzando la sinistra.
    Quello che non immaginavo è che sapendo che parte del cervello utilizzare tutto diventa molto più semplice o fattibile. Dal guidare al suonare la chitarra, leggere, scrivere. Non ci sono cose difficili, si tratta solo di farle con la parte giusta del cervello.

    Maurizio

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    1. Infatti è così, bisogna capire con quale parte del cervello fare una cosa e quella cosa diventa fattibile.
      Quando si cerca di disegnare con la parte sinistra è quando arriva la frustrazione.

      Gustavo

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  3. Una domanda, come fai ad essere sicuro che questo metodo funziona con tutte le persone?

    Fabrizio

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  4. Funziona per tutte le persone qui in italia e in spagna. Non so se sai che i disegnatori di tutto il mondo sono italiani o sono spagnoli (tutti gli altri per discendenza. Negli Stati Uniti, in Francia e Germania sanno bene questo.
    Questo è il posto dove nascono tutti i disegnatori di questo mondo. E' quello che mi dà la certezza che non c'è nessuno che non è in grado.

    Gustavo

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  5. Sapete cosa mi chiedo, come mai sono stato convinto di non saper disegnare per più di 30 anni…

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    1. Ti hanno convinto a scuola, con una strategia "oggi disegno libero". E ti facevano disegnare qualcosa che tu non vedevi in quel momento. Si tratta del modo migliore per frustrare una persona, con questa tecnica riescono a frustrare la maggior parte dei disegnatori del mondo.

      Gustavo

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  6. Disegnare, guidare, cantare, suonare, fare il giocoliere, scrivere, giocare. Praticamente si fa tutto in questo modo, tutto con il lato destro del cervello.

    Fabrizio S.

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    1. Si, la maggior parte delle cose, solo che il lato destro del cervello non sa parlare e quindi il sinistro si prende ogni merito.

      Ma quello che in realtà fa tutto è il destro.

      Gustavo

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  7. Ho dei dubbi riguardo al funzionamento degli emisferi. L'emisfero destro serve per disegnare ok, ma quale è la parte del sinistro che comunque se utilizza?

    Una volta che ho capito come disegnare, è inutile qualsiasi corso di disegno? Di illustrazione?

    Come si può imparare tutto quello in 20 minuti?

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    1. Non si impara tutto in 20 minuti, quello che si impara è la meccanica del disegno, poi si imparar a guardare, ad osservare il colore e la luce, come la vediamo e non con il nome che le diamo. I colori piatti in realtà non esistono, ma non diamo loro un nome. "Quella parete è bianca" diciamo. Questo dal punto di vista del disegno è falso. La parete e sempre piena di sfumature di colore, bianco, grigio, ombre, sfumature, ombre, riflessi.

      Quindi, dobbiamo imparare che la parete è un insieme di tonalità che la luce modifica costantemente. "Bianca" è solo la vernice che alla parete è stata data, ma una volta applicata bianca non sarà mai più.

      Anche dentro il secchio di vernice, la vernice non è bianca, è un'infinità di tonalità e di riflessi.

      La chiave è osservare la realtà, invece di codificarla. La parte destra del cervello l'osserva, la parte sinistra la codifica.

      Gustavo

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  8. Se sono riuscito a imparare a disegnare in 20 minuti, posso fare qualsiasi cosa, veramente mi viene da chiedermi quante cose so fare e non me ne rendo conto.
    Mi pare di capire che la stessa cosa succede con la scultura e la pittura (di certo). Una volta che si è preso la dovuta dimestichezza con li attrezzi di lavoro.

    Paolo

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    1. Infatti è questo l'insegnamento che il libro cerca di trasmettere. Il sistema è valido per qualsiasi tipo di produzione artistica, di qualsiasi tipo.

      Se con lo stesso metodo fai sculture di sabbia, vengono meravigliose.

      Gustavo

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  9. Sono venuto qui perché a scuola mi hanno detto che mio figlio era disgrafico. Bene, adesso disegna lui (a 9 anni) meglio della sua insegnante di disegno. La maestra gli ha chiesto “Come hai fatto? Chi ti ha insegnato a disegnare così bene? E lui – Mio padre.

    Mi ha convocato per farmi i complimenti…. lei l’insegnante. La settimana scorsa sembrava che mio figlio non fosse normale, oggi mi convoca per chiedere il metodo… figlio di puttana, inutili di merda (scusami il lessico). Gli insegnanti sono loro e non io.
    Adesso sto rimettendomi a posto gli occhi… Non so come ringraziarti ecco il perché di queste parole Gustavo.

    Gerardo, da PIsa

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